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Giornata dell’Unità Nazionale…

17 marzo – “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera”.

Utente PSC008-webmaster

da Psc008-webmaster

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Sul sito del Ministero dell’Istruzione, è riportato che la “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera” è stata istituita dalla legge 23 novembre 2012 n. 222, con l’obiettivo di ricordare e promuovere i “valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza civile, nonché di riaffermare e consolidare l’identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica”.
L’anno scorso il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella giornata del 17 marzo sottolineò l’importanza degli ideali di indipendenza, libertà, democrazia propri del Risorgimento e realizzati pienamente con la nascita della Repubblica e l’approvazione della Carta Costituzionale, ricordando che una comunità viene resa forte dalla coesione e dal rispetto dei valori democratici, quella coesione che ci ha consentito di affrontare prove difficilissime, come ad esempio la pandemia.
Riprendendo le osservazioni del nostro Presidente, ai ragazzi di questa scuola, che saranno i protagonisti della futura società, mi sento di dire che la celebrazione di queste giornate ci deve portare a riflettere su quei valori e quelle conquiste in termini di diritti civili, etico-sociali e politici, scolpiti nella nostra Costituzione, che diamo per scontati ma che non sono affatto scontati, e il nostro pensiero va rivolto a tutti coloro che ci hanno preceduto e hanno lottato per questi ideali, sacrificando anche la propria vita.
Lo studio della storia dovrebbe portare l’uomo a non ripetere gli stessi errori del passato, ma questo purtroppo non sempre avviene. La celebrazione di questa giornata, in un’epoca in cui è in corso una guerra che mette in serio pericolo gli equilibri internazionali, assume ancor più significato.
È importante quindi che ci identifichiamo nei simboli della nostra Repubblica, non solo quando gioca la nazionale di calcio italiana, ma sempre, tutti i giorni, riflettendo sull’importanza della libertà, della democrazia, sui valori dei diritti dell’uomo, quei diritti che tanti popoli al mondo devono ancora conquistare e che noi abbiamo la fortuna di avere già.
Quando si parla di unità nazionale la mente ci riporta alla famosa frase, attribuita a Massimo D’Azeglio, “Fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani”. A questa frase è stato attribuito un duplice significato. Il primo, secondo cui l’Italia, unita geograficamente e politicamente nel 1861, presentava e, per alcuni versi, presenta ancora oggi differenze fra le regioni, con tradizioni e dialetti diversi tra loro, e con uno scarso senso di vera unità. Il mese scorso, a oltre 160 anni dall’unità d’Italia, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla prima bozza del disegno di legge sull’autonomia differenziata. Allora, in questo particolare contesto socio-politico, mi fa maggiormente piacere ricordare e condividere con voi la famosa frase di D’Azeglio, intesa come un appello alla creazione di un’identità nazionale italiana. A questa frase però è stato attribuito anche un secondo significato che si riferisce alla necessità di correggere la decadenza del carattere italico, una decadenza frutto di anni e anni di materialismo e corruzione, e quindi la necessità di creare delle persone migliori.
Il difficile compito di “fare gli Italiani” è ancora in corso. A questo arduo compito dobbiamo partecipare tutti noi, affinchè si possano formare cittadini che facciano dell’onestà, del rigore morale, della disciplina, della responsabilità, della legalità una ragione di vita, un modo di essere. Solo con queste qualità si possono gettare le basi per un Paese veramente unito e forte.
C’è una bellissima canzone di Francesco De Gregori “Viva l’Italia”, che racconta in maniera molto lucida pregi e difetti del nostro Paese, un Paese passionale e con tante eccellenze ma fatto di molte contraddizioni e che a volte trascura le proprie bellezze e dimentica le proprie grandi potenzialità.  Solo con una forte coesione e con il contributo di tutti noi possiamo diventare un grande Paese. Viva l’Italia.
Prof. Antonio Della Valle
referente progetto Cittadinanza e Costituzione